Page 6 - Guida di Chiomonte Gravere Exilles
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tano il passante e presso le quali, un tempo, le donne lavavano i panni. È il paese
del Pertus di Colombano Romean, la nota opera idraulica che risale al Cinque-
cento. È il paese della chiesetta di Santa Caterina e del palazzo Paleologo-Levis,
della parrocchia di Maria Assunta e del suo campanile, il più alto della valle.
Chiomonte è il paese che ha generato le opere poetiche dialettali di metà Otto-
cento La Vandeimo, Le Carnaval e altre ancora, attribuite a Jean Baptiste Jayme,
ed è il paese, nascosto sotto il nome fittizio di Sumonte, narrato nel romanzo Le
sette fontane di Luisa Macina Gervasio.
Chiomonte è il paese delle Ramats, la frazione al solatio dove, tra l’altro, si pos-
sono ammirare la Cappella di Sant’Andrea e i resti dell’unico mulino a vento di
questo arco di Alpi. Chiomonte è il paese del Frais, la frazione all’inverso, già
importante località sciistica che oggi offre, accanto al turismo invernale, verdi
prati e amene località quali il Lauset, l’Argouel e il Gran Serin, potenziali mete
per escursionisti che dal Frais possono essere raggiunte.
A Chiomonte ci si può arrivare in treno con la ferrovia (linea Torino-Bardonec-
chia) o in auto con la strada statale 24. È un paese che merita essere raggiun-
go, visitato e vissuto. Le numerose realtà associative della società civile (CAI,
Consorzio Irriguo, associazioni culturali, ricreative e sportive, Vigili del Fuoco
Volontari e Protezione Civile) che, nonostante le innegabili difficoltà, cercano
di tenerlo vivo e di rinnovarlo e i negozi e gli alberghi che ne consentono la ri-
cezione turistica lavorano quotidianamente per l’arrivo di chi Chiomonte vuole
visitare o di chi a Chiomonte vuole trasferirsi.
Alessandro Strano
Chiomonte has many names. It’s Chaumont in French, Chaumount in the local occitanian dialect and
Cimon in Piedmontese dialect. Those are all the names of this pretty ancient village you can reach after Susa
and Gravere in the valley of the Dora Riparia river. All the names are different but they have the same origin.
They are awitnesses and inheritance of the layering of history and language that have overlapped and met
throughout many centuries in this municipality of the Cozie Alps, situated at 750 meters above sea level.
The history of Chiomonte started in the Neolithic, with lIgurian and Celtic Ligurian tribes, who left the great
patrimony of the archaeological site called “Maddalena”, the first settlement on the left bank of Doria Ri- introduction
paria river. A story that continues with the Romans and their great Empire, which during the medieval, and
then modern times, sees the village moving on the right bank of the river, where it still is. It was an hospice
hosting the seat of Gerosolimitani, then a fief of Oulx’s provostship, in the cradle of The Kingdom of France.
In 1713, with the Treaty of Utrecht, there was the separation of Chiomonte, together with the Vallés cédées
(Oulx, Pragelato and Casteldelfino ), from the lands beyond the Alps called Brianconnais, to which the villa-
ge was bound by close relationships, as culture, language, costumes and architecture. From that moment on
Chiomonte passes under the Savoy dominion and it remains under that until the Unification of Italy. At the
end of 1800 the official name of the municipality was finally italianized in Chiomonte.
According to the studies of local history and culture by Valerio Coletto, the toponym Chiomonte / Chau-
mont / Chaumount which can be found in latin middle ages documents in its form Caumuncium and later
Chaumuncium, it’s simply the tautological repetition of the same word in two different languages. The first
part chau maybe comes from the preindoeuropean ‘kal’ that means ‘mountain’ ‘rock’, while the second
part -mount has a clear Latin
derivation, ‘montem’ which also
means mountain. Chaumount,
ultimately, simply means
‘mount mount ‘.
Palazzo Levis, particolare.
Chiomonte. Archivio Comunale.