Page 2 - Guida di Lanzo
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Panoramica di Lanzo Torinese.
Il Comune di Lanzo Torinese (metri 525 sul livello del mare)
dista 31 km da Torino. Centro commerciale, industriale e luogo di
soggiorno sito all’imbocco delle omonime valli, conta una popo-
lazione di oltre cinquemila abitanti. .se si presenta
Lanzo, detta «Lans» in piemontese e francoprovenzale, è nota
come sede d’industrie meccaniche e come luogo di villeggia-
tura estiva. Attualmente è uno dei centri più rinomati delle valli
omonime, molto frequentati dagli amanti degli sport invernali e
dell’escursionismo.
Lanzo è il punto base per la visita delle sue valli: Val Grande, Valle
di Viù, Val d’Ala e Valle del Tesso. In esse s’incontrano pittoreschi
paesini, borgate, alpeggi, collegati da antiche mulattiere e anche
da sentieri che testimoniano la dislocazione territoriale su cui si
fondava l’organizzazione comunicativa e produttiva svoltasi fra
Ponte del Diavolo. La leggenda narra che questo ponte medio- Lanzo T
questi monti per molti secoli. Le alte cime delle Alpi Graie e i ri-
fugi: Daviso, Ciriè, Gastaldi, Cibrario, Tazzetti e Salvin consentono
agli alpinisti di cimentarsi in impegnative salite. Gli sport invernali
sono praticabili grazie a impianti di risalita, anelli di sci di fondo e
piste di pattinaggio presso Usseglio, nella Valle di Viù, ad Ala e Bal-
me, nella Val d’Ala, a Chialamberto nella Val Grande. E’ anche pos-
sibile ritemprare lo spirito e il corpo nelle strutture d’accoglienza
turistica di questi paesini.
Lanzo è bagnata dai torrenti Tesso, Uppia e Stura. Sopra quest’ul-
timo si erge la costruzione architettonica più nota del paese: il
evale sia stato costruito in una sola notte dal demonio stesso,
in quanto la sua audace realizzazione era quasi inconcepibile
per l’epoca, ma più verosimilmente il suo nome pare faccia rife-
rimento all’esclamazione «Al diavolo il ponte!», pronunciata dai
valligiani indispettiti dall’aumento del dazio sul vino, necessario
per far fronte alle spese di costruzione. Detto anche «Ponte dël
Roc», unisce le pendici del Monte Basso con quelle del Buriasco,
ed è inserito nell’omonima area protetta regionale del Parco della
Mandria. La sua struttura risale al 1378, quando la Credenza di
Lanzo ordinò la costruzione d’un ponte che collegasse il bor-
go alla riva destra del fiume Stura. Data l’importanza strategica