Page 2 - Guida di Oulx
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Oulx- Via di Francia.
Cartolina postale 1913.
Collez. privata.
Ed. Giai Minetti Eugenio.
Oulx (m. 1100). Costume. Collez. privata.
Per la sua posizione sull’itinerario che attraverso il Monginevro oulx si presenta
collegava la pianura del Rodano con quella del Po, Oulx (1.127m) fin
dalla sua preistoria fu luogo d’incontro delle genti alpine e di scambio
con le culture di passaggio.
Di origini antiche, la storia e le tradizioni ricordano che all’epoca ro-
mana esisteva un tempio dedicato a Marte, per cui il paese si chiamò
allora Ad Martis, punto di raccordo della strada che si dirigeva ver-
so il Monginevro con quelle dirette verso la Valle di Bardonecchia e
il Colle di Costapiana. Tra i reperti che testimoniano la presenza di
un insediamento umano, vale la pena ricordarne uno rinvenuto nel
territorio di Oulx (Case Plan), ossia un singolare spillone di bronzo
risalente alla Civiltà di Hallstatt (800-500a.C.) contenuto nel teschio
d’uno scheletro chiuso in una tomba coperta di lastre di pietra; la
qual cosa rimanda a rituali funebri alquanto macabri. Dai Galli scesi
nel V sec. ad occupare le terre dei Celti, alle legioni di Cesare, dalle orde
barbariche, alle armate francesi, Oulx è stata zona di canalizzazione,
stanza e percorso anche di eserciti. Infatti a seguito dell’occupazione
romana, Oulx fu sede di una mansione, ossia un centro logistico e sta-
zione di rifornimento atto a risolvere i problemi di sosta e di transito
di mercanti e reparti militari. La comunità ulciense, la cui aspirazione
era caratterizzata da una vita particolarmente austera e ritirata, ha
lasciato molte vestigia di un passato ricco di testimonianze spirituali
ed artistiche: del periodo medioevale sopravvive la Torre Saracena,
torre merlata costruita probabilmente dopo il 1339 e ben visibile dal-
la centrale piazza Garambois.
La storia e la fioritura di Oulx coincise con la creazione della Pre-
vostura nata intorno al Mille. La Prevostura raggiunse ben presto
una notevole potenza quando il vescovo di Torino Cuniberto donò
alla nuova istituzione ben 41 chiese. Pertanto essa aveva giurisdizio-
ne su gran parte della Valle di Susa, sulle chiese dell’Alto Pinerolese
e su molte altre chiese fin nelle lontane diocesi di Genova e di Sa-
vona, nonché nel Delfinato, in Savoia e nell’Alavernia. Ma solo nel
1494 quando l’esercito di Carlo VIII trovò alloggio presso gli abitan-
ti dell’Éscarton, ad Oulx venne riconosciuto lo statuto di città, ed in
quello stesso anno, a risarcimento dei danni subiti dalla popolazione
a seguito di tale insediamento, il sovrano concesse alla comunità di
Oulx di tenere annualmente una Fiera Franca, franca da imposte e
con diritto di franchigia. La manifestazione è sopravvissuta sino ad
oggi e ha luogo la prima domenica d’ottobre.
Nella seconda metà del XVI sec. il paese fu funestato dalle guerre di
religione che videro come protagonista Jean Borel, Signore di Név-
ache, soprannominato Capitano La Cazette, nativo di Oulx, condot-