Page 3 - Guida di Oulx
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tiero, governatore dei forti di Briançon e di Exilles, comandante delle
oulx si presenta
truppe reali francesi nel Delfinato e nell’Alta Valle della Dora. Nel Pa-
lazzo Ambrosiani dove abitava, nella notte dal 14 al 15 giugno 159O,
venticinque Valdesi del duca di Lesdiguières al comando del capitano
Du Pont lo assalirono nella sua casa. Il Capitano La Cazette balzò dal
letto, afferrò un’alabarda e si barricò in uno stanzino, ove, prima di
soccombere, strenuamente si difese. Duecent’anni dopo, pare che il
popolo continuasse a visitare la stanza (peraltro ancora macchiata di
sangue) teatro della tragedia.
Nel 1630 il territorio di Oulx fu funestato da un’epidemia di peste
diffusa da una compagnia di soldati francesi; gli abitanti del borgo
ricorsero a cordoni sanitari e a ‘profumeurs’ ingaggiati per accendere
nelle piazze dei falò alimentati con legno di ginepro e piante medi-
cinali, e questo al fine di limitarei danni purificando l’aria. Un secolo
dopo, nel 1728, fu la Dora a provocare una gravissima inondazione
che, oltre a ridurre le borgate a stagni malsani, danneggiò seriamen-
te anche gli edifici dell’abbadia. Ormai Oulx e il suo Éscarton, dopo
secoli di appartenenza, dapprima al Delfinato e poi alla Francia (a se-
guito dei trattati di Utrecth del 1713, che assegnava ai Duchi di Savoia
i territori dell’Alta Valle di Susa) erano entrati a far parte del Ducato
di Savoia.
Storico luogo di sosta delle armate francesi che scendevano dal Mon-
ginevro, Oulx ospitò personaggi potenti e famosi: Carlo VII, Luigi
XIII, il Cardinale Richelieu e, nel 1706, il Duca di Orleans reduce dalla
sconfitta di Torino. Sempre Oulx fu testimone delle nozze, celebrate
peraltro con gran pompa, del Duca Vittorio Amedeo III con l’Infan-
ta di Spagna Maria Antonia Ferdinanda. Il matrimonio, celebrato per
procura a Madrid, fu ratificato nel 1750 nella Prevostura di Oulx alla
presenza del Cardinale delle Lanze.
L’epoca napoleonica lasciò profonde tracce nella vallata, per il pas-
saggio degli armati, per le strade aperte e per il reclutamento di sol-
dati che seguirono le Armate Napoleoniche in tutte le sue Campagne.
Tramontata l’epopea napoleonica, nel corso dell’800, Oulx e la sua
valle seguiranno le sorti del Regno di Sardegna, ma l’evento epocale,
che poi muterà radicalmente economia ed abitudini locali, coincise
con il traforo ferroviario del Fréjus avvenuto nel 1870. Nel corso del
’900, dopo la grande stagione della ferrovia, sarà principalmente la
motorizzazione individuale di massa a configurarsi, sia come vettore
principale di partecipazione allo scambio economico-commerciale,
sia come rilevante fattore di moltiplicazione e intensificazione del
flusso turistico e comprensoriale dell’intera vallata.
Oulx ancora oggi, nonostante il passare dei secoli, conserva la vec-
chia struttura tripartita che distingue la Vière dal Plan dalla zona
dell’antica Prevostura. La prima si configura col paese alto, probabile
nucleo originale, mentre la seconda è la parte in piano del paese, ini-
ziante al fondo di via Des Ambrois; la terza, cresciuta intorno all’antica
Prevostura (oggi Abbadia), è la parte di Oulx che sta al di là del ponte
Ange Gardien.
Dario Reteuna
Oulx è attualmente un polo turistico e il principale centro di servizi
dell’Alta Valle di Susa. La presenza di un’importante stazione ferrovia-
ria internazionale fa del paese un punto di riferimento non solo per
il territorio italiano, ma anche per l’intera regione francese afferente
a Briançon. Il suo prezioso intorno ambientale è ricco di biodiversità,
basti pensare all’area protetta del Lago Borello o alla bellezza dei ver-
santi che la custodiscono.
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