Page 10 - Guida della Valcenischia
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Questi ultimi ne hanno fatto un importante centro per il restauro del libro.
Nella chiesa abbaziale, eretta nel XVIII sulle fondamenta di quella romani-
sec.
ca preesistente, si notano residui di affreschi tra i quali è da notare la Lapida-
zione di Santo Stefano. Nei pressi del monastero sono presenti ben quattro
cappelle risalenti all’inizio del secondo millennio: Santa Maria Maddalena,
Santissimo Salvatore (che ospita il Sacrario del Milite Ignoto, secondo in Italia
dopo il Vittoriano di Roma), San Michele e Sant’Eldrado (che possiede due novalesa
splendidi cicli di affreschi con episodi biografici di Sant’Eldrado e San Nicola).
Non va dimenticata la presenza dell’organo Catarinozzi della fine del XVII
sec.
ubicato nella chiesa e del Museo Archeologico che ospita reperti di età roma-
na e medievale ritrovati, nell’area del monastero, a seguito delle campagne di
scavo degli ultimi anni.
La chiesa parrocchiale di Santo Stefano, risalente al XVI , si può ammira-
sec.
re percorrendo la via Maestra di Novalesa. Questo edificio religioso contie-
ne al suo interno alcune preziose tele donate da Napoleone al priore Gabet
dell’Ospizio del Moncenisio: La crocifissione di San Pietro e La deposizione
di Cristo della scuola del Caravaggio, L’adorazione dei Magi della scuola del
Rubens, L’adorazione dei pastori di François Lemoine e la Deposizione dalla
Croce già attribuita a Daniele da Volterra. La chiesa ospita inoltre l’importante
cassa reliquiario di Sant’Eldrado del XIIsec. in argento sbalzato.
Il Museo di Vita Montana in Val Cenischia custodisce antichi strumenti di la-
voro, mobili, costumi tradizionali, vasellame e altri oggetti di uso quotidiano.
Nel percorso sulla cultura materiale troviamo il Mulino, perfettamente con-
servato, e il Presepe, opera artistica ubicato nella Cappella di San Sebastiano
in regione Lazzaretto.
Il Museo di Arte Religiosa Alpina di Novalesa ospita collezioni che hanno
solcato i secoli di diverse epoche storiche, come il periodo romano, longobar-
do, carolingio e napoleonico. Sul muro esterno si trova l’affresco della Caval-
cata dei Vizi e delle Virtù con le Pene dell’Inferno.
Accanto a questo ciclo vanno ricordati i molti affreschi che si trovano sui muri
sec.
di case private tra i quali Sant’Antonio Abate del XVI posto verso la sommità
della via Maestra e la Casa degli Affreschi, albergo del XIV con la facciata
sec.
decorata dai blasoni degli stati europei medievali.
L’intorno ambientale e naturalistico del paese è di estremo interesse grazie
alla presenza delle cascate tra le quali quella del Claretto (con il salto più alto
delle Alpi Occidentali) e i numerosi sentieri che salgono verso gli antichi al-
peggi, il rifugio Stellina e la vetta del Rocciamelone.
Il Comune organizza anche manifestazioni, eventi e feste che esaltano il va-
lore della tradizione e della cultura popolare. Il patrono Santo Stefano viene
festeggiato il 26 dicembre con una processione alla quale partecipano le con-
fraternite nelle antiche uniformi, i coscritti con le loro bandiere e foulard e le
donne vestite in abito tradizionale. La domenica più vicina al 13 marzo si fe-
steggia il compatrono Sant’Eldrado le cui reliquie sono portate in processione
dalla chiesa parrocchiale a quella abbaziale dagli alpini del paese. Infine, nel
giorno del Corpus Domini, chiamato in patois Féha do Veurt (festa del verde),
l’usanza vuole che si rivestano i muri delle case nella via principale con frasche
appena recise di maggiociondolo in onore del Santissimo Sacramento.
Il 5 agosto, nel giorno della festa della Madonna del Rocciamelone, una fiac-
colata si snoda dalla cappella della Madonna del Rocciamelone (eretta a ri-
cordo del rastrellamento compiuto dalle truppe tedesche il 26 giugno 1944)
verso il centro abitato mentre l’ultimo fine settimana di settembre viene or-
ganizzata la Fiera della Patata e della Toma di Novalesa con la partecipazione
delle numerose associazioni della comunità.